201906.18
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THE SENTENCE OF TAX EVASION CANNOT BE BASED ONLY ON PRESUMPTIONAL ELEMENTS.

The legal presumptions provided by the Tax Laws can have circumstantial value, but they cannot alone provide proof of the commission of the unlawful (Supreme Court of Cassation, No. 25976/2019).


LA CONDANNA PER EVASIONE FISCALE NON SI PUO’ BASARE SU SOLI ELEMENTI PRESUNTIVI.

Le presunzioni legali non possono costituire, da sole, fonte di prova della commissione dell’illecito.

Ed infatti: “Secondo un principio costantemente affermato in giurisprudenza, ed in ordine al quale non vi è ragione di dissentire, le presunzioni legali previste dalle norme tributarie, pur potendo avere valore indiziario, non sono idonee a costituire di per sé fonte di prova della commissione dell’illecito, assumendo il valore di dati di fatto, che devono essere valutati liberamente dal giudice penale unitamente ad elementi di riscontro che diano certezza dell’esistenza della condotta criminosa (cfr., Sez. 3, n. 30890 del 23/06/2015, Cappellini, Rv. 264251-01, e Sez. 3, n. 7078 del 23/01/2013, Piccolo, Rv. 254852-01). Altrettanto consolidato, poi, è il principio secondo cui ai fini della configurabilità del reato di omessa dichiarazione ai fini di evasione dell’imposta sui redditi, spetta esclusivamente al giudice penale il compito di accertare e determinare l’ammontare dell’imposta evasa, attraverso una verifica che può venire a sovrapporsi o anche entrare in contraddizione con quella eventualmente effettuata dinanzi al giudice tributario (cfr., per tutte, Sez. 3, n. 37335 del 15/07/2014, Buonocore, Rv. 260188-01, e :Sez. 3, n. 38684 del 04/06/2014, Agresti, Rv. 260389-01). Detto principio, ad avviso del Collegio, per identità di fondamento logico-giuridico, ed in linea con la disciplina di cui all’art. 20 del d.lgs. n. 74 del 2000, che prevede l’autonomia del processo tributario da quello penale, è applicabile anche in tema di accertamenti relativi al superamento delle soglie di punibilità concernenti il reato di dichiarazione infedele” (Così la Corte Suprema di Cassazione, Terza Sezione Penale, Sentenza N. 25976, pubblicata il 12 giugno 2019).