201809.27
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LINGUA, CULTURA E DEMOCRAZIA.

L’importanza della ricchezza linguistica, sotto un profilo quantitativo e qualitativo, è sempre più oggetto di studi psicologici, sociologici e pedagogici.
Dietro alle parole stanno i concetti e la loro affascinante conoscenza e comprensione, il fatto di essere in grado di dare il nome giusto alle cose.
Le capacità linguistiche aiutano a capire meglio noi stessi e gli altri, anche sotto un profilo emozionale.
Favoriscono inoltre l’apprendimento e la continua crescita intellettuale, nonché tout court agevolano i rapporti sociali, anche in ambito professionale e – mi sia consentito dirlo – facilitano una migliore lettura ed esperienza di Vita.
Gustavo Zagrebelsky ne ha parlato in un suo celebre discorso, con riferimento alla vita democratica di una Nazione, di cui Vi propongo uno stralcio, nel passaggio che preferisco:
“Il numero di parole conosciute e usate è direttamente proporzionale al grado di sviluppo della democrazia. Poche parole, poche idee, poche possibilità; più parole, più ricca è la discussione politica e, con essa, la vita democratica”. (Presidente emerito della Corte Costituzionale, estratto da un discorso tenuto in occasione del convegno “Lingua, cultura e democrazia. I nuovi analfabetismi nella società della conoscenza”).